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Foto Senza Fissa Dimora

Una mostra itinerante all’interno del circuito OFF del Festival della Fotografia Etica di Lodi edizione 2024

° 24-11-2024 °

📷A partire dal 28 settembre torna il Festival della Fotografia Etica, oltre 20 mostre fotografiche distribuite nei luoghi più suggestivi della città di Lodi, che invitano a scoprire realtà e riflettere sui temi dell’inclusione, della giustizia sociale e molto altro.

Quest’anno all’interno del circuito OFF abbiamo previsto un’iniziativa di sensibilizzazione sul tema della Grave Emarginazione Adulta.

 

La mostra itinerante dal titolo Foto senza fissa dimora” è promossa dall'Azienda Speciale Consortile Servizi Intercomunali in qualità di Ente Capofila dell’Ambito territoriale di Lodi  all’interno delle attività previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 5 “Inclusione e coesione”, Componente 2 “Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore”, sottocomponente 1 “Servizi sociali, disabilità e marginalità sociale”, Sub-investimento 1.3.2 Stazioni di posta – in partenariato con il Comune di Lodi, Fondazione Caritas Lodigiana ETS, Eureka! Cooperativa Sociale e Famiglia Nuova - società cooperativa sociale onlus.

 

Una mostra per raccontare storie attraverso gli occhi di chi vive la città da senza fissa dimora e sensibilizzare sul tema della grave emarginazione adulta.Per saperne di più clicca qui.

10 fotografie disposte in 5 diversi luoghi della città e realizzate dalle persone che con l’equipe della Grave Emarginazione Adulta stanno condividendo una parte del loro percorso.

Per scaricare la mappa clicca qui.

 

"La Fotografia è una testimonianza: esistenza e tempo.

La fotografia ci dà la possibilità di metterci in relazione con un luogo e mostrare il nostro punto di vista.

 "Foto Senza Fissa Dimora” è una mostra che ci racconta i punti di vista di chi spesso rischia di diventare invisibile, una prospettiva in cui si cela un’enorme forza e concretezza, la profondità di un vissuto mai banale, quell’angolo e quello scorcio si caricano di senso.

Le immagini ci mostrano quella strada, quell’albero, quell’edificio, che diventano contenitori di ricordi ed emozioni.

Le parole rafforzano ciò che la fotografia racconta.

Una piazza assolata, una rotonda solitaria, un angolo della città, dove si può osservare senza essere visti.

La fotografia unita alle parole lancia un grido: “Sono qui, guardatemi, questo è il mio sguardo, questo è il mio sentire.”

Ciò che decidiamo di scattare è la porzione di mondo che ci colpisce e ci interessa, ma ci racconta anche dove siamo e cosa percepiamo.

Come spiegava Roland Barthes nell’opera “La camera chiara”: in ogni fotografia abbiamo la realtà (ciò che vediamo), ma anche la verità (l’essenza, quindi ciò che ognuno sente davanti a quell'immagine)."

Alessandra Di Consoli Fotografa Arteterapeuta

www.alessandradiconsoli.com

 

 

Dove puoi trovare le foto?

Le foto sono distribuite nella città di Lodi e contrassegnate dal simbolo dell'infinito ∞. Per aiutarti a non perderne nessuna qua sotto puoi leggere l'indicazione di dove si trovano. Non trovi però il punto preciso, sta alla persona scoprire i punti di vista che più hanno colpito i fotografi di questa mostra

🟠 4 foto in Piazza Broletto, 1,

🟠 3 foto in Via Lungo Adda Bonaparte, (Parco delle Lavandaie)

🟠 2 foto in Piazzale della Stazione, 12

🟠 1 foto nel Parco di Villa Braila, Viale Italia, 1-35

🟠 1 foto in Via Legnano 17

Per scaricare la mappa clicca qui.

 

 

Le realtà coinvolte

Il lavoro quotidiano dell'equipe grave emarginazione adulta che ha portato a questa iniziativa è reso possibile dall'impegno degli operatori e degli Enti sotto elencati:

Azienda Speciale Consortile Servizi Intercomunali in qualità di Ente Capofila dell’Ambito territoriale di Lodi -Ufficio di Piano Ambito Territoriale di Lodi

Comune di Lodi

Fondazione Caritas Lodigiana ETS

Eureka! Cooperativa Sociale

Famiglia Nuova - società cooperativa sociale onlus

 

 

⬇ In allegato puoi scaricare

-la mappa del circuito mostre OFF

-il reportage delle foto con la didascalia che spiega cosa ha ispirato lo scatto

-la locandina della mostra

Come spiegava Roland Barthes nell’opera “La camera chiara”: in ogni fotografia abbiamo la realtà (ciò che vediamo), ma anche la verità (l’essenza, quindi ciò che ognuno sente davanti a quell'immagine)." 

 

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